Correva l’anno 1815 quando a Castelnuovo d’Asti nasceva colui che in breve tempo sarebbe divenuto l’uomo “Padre e Maestro della Gioventù“, come ha definito G. Paolo II.
A tutti gli effetti fin dal sogno, all’età di nove anni, in cui gli venne detto di mettersi a capo di certi giovani incivili e blasfemi dimostrandogli con la carità e la misericordia che il peccato è una cosa cattiva, Giovanni Bosco ha intuito che per educare i ragazzi al meglio, vi è la necessità di stare con loro e sporcarsi insieme a questi.
Noi abbiamo preso d’esempio questa figura e abbiamo voluto mettere in pratica anche noi ciò che lui ha sempre fatto: condividere delle giornate tutti insieme e organizzare intrattenimenti e giochi per piccoli e grandi.
Abbiamo inaugurato la settimana dedicata a Don Bosco domenica 26 con una serie di giochi in oratorio per bambini e ragazzi di elementari e medie, cercando a volte di far leva sul gioco di squadra, talvolta sulla potenza e il valore di ciascuno di loro con giochi individuali. Alla presenza di una sessantina di bambini che si sono sfidati nelle sei squadre create appositamente per quell’occasione e diversi ragazzi che hanno seguito il corretto svolgimento delle attività, non possiamo che ritenerci soddisfatti dell’esito più che positivo di questo pomeriggio.
Successivamente, durante la serata di giovedì 30 gennaio si è tenuto presso il Cineteatro un incontro con Ezio Aceti, educatore e scrittore, sul tema “Educare oggi, una sfida possibile”.
Il giorno successivo, cioè venerdì 31 gennaio tutti i ragazzi dalla terza media a salire si sono trovati in oratorio dall’alba alla tarda sera. Più in dettaglio alle ore 07:00 ritrovo per tutti presso la Cappella dell’oratorio per le Lodi mattutine, al cui termine hanno raggiunto il bar per partecipare alla colazione prima che i ragazzi si recassero a scuola. Al termine delle lezioni si sono nuovamente dati appuntamento in oratorio, questa volta per un pranzo preparato dalle catechiste.
È seguito un lungo momento libero: c’è chi si è dedicato allo studio e ai compiti, chi ha preferito giocare al pallone è chi invece ha preferito parlare e discutere attorno ad un tavolo. Intorno alle 19:00 è arrivato poi il momento della cena per concludere la giornata con un ultimo momento di adorazione fino alle 22:00 circa.
I ragazzi, se non li occupiamo noi, si occuperanno da soli e certamente in idee e cose non buone.
Don Giovanni Bosco