“Aere et labore habitantium” dice un’iscrizione della facciata e che contiene in riassunto la storia del bel tempio, che col suo caratteristico campanile appare in un armonioso complesso di linee architettoniche sullo sfondo dei monti a recare il primo saluto a chi giunge. Al sommo della gradinata, che parte dalla statale, si presenta la facciata, che sebbene terminante con timpano e fregi barocchi, è di stile neoclassico a due piani: il superiore con quattro colonne lisce e capitelli di ordine ionico, cui corrispondono, sul piano inferiore, altrettante lesene in pietra locale di ordine attico.